lunedì 22 dicembre 2014

Pensierini di Natale

Venerdì pomeriggio c'è stata la festicciola natalizia dell'asilo di Aurora. Ci siamo vestite tutte carine e siamo andate. I bimbi hanno indossato una tunichetta bianca e un cerchiettino argentato: sembravano degli angioletti. Sembravano, però! Perché tutti i genitori, in realtà, conoscono bene la natura demoniaca che si cela dietro quei teneri bambini di bianco vestiti. Dovevano fare un piccolo spettacolo, veramente piccolo, roba di due o tre minuti: consisteva nel recitare una brevissima poesia e nel cantare una canzoncina natalizia, tutti insieme. I più piccoli cominciano a rumoreggiare: non si vogliono staccare dalle mamme e dai papà. Ci cominciano a guardare con aria interrogativa della serie: "la mattina posso anche tollerarlo, ma il pomeriggio che cavolo ci facciamo a scuola?!?" 
Le maestre premono affinché i genitori gli lascino i piccoli e vadano via. A questo punto prende avvio un drammatico pianto generalizzato. Dietro front! Ci riprendiamo i bambini e ci spostiamo nella stanza dove dovranno "recitare". I più grandicelli sono già seduti tutti contenti. Arrivano i piccoli. La maestra di Aurora se la prende in braccio e se la porta fuori cercando di convincerla a lasciarmi due minuti per cantare. Io la vedo che mi guarda con una faccia mista tra la disperazione più assoluta e il totale disappunto per ciò che sta accadendo. I bambini intanto cominciano a recitare la breve poesia. Ma io sento Aurora fuori dalla porta che urla in preda alla disperazione. E nemmeno potevo muovermi, imbottigliata nel traffico di genitori pieni di macchine fotografiche e telecamere per immortalare questi momenti di gloria dei loro piccoli. Appena i bambini intonano la canzoncina vedo la maestra rientrare porgendomi Aurora urlante, dispiaciuta di non essere riuscita a convincerla a cantare. Il risultato è stato che alla fine dei tre minuti di recita la metà li ha trascorsi fuori urlando, l'altra metà tenendo il broncio per l'affronto subito. Per fortuna, con molta probabilità, negli anni  a venire non si ricorderà di quello che è successo. E speriamo che il prossimo Natale vada meglio!


Questi sono i pensierini natalizi che ho cucito per le maestre della scuola, che noi abbiamo iniziato all'utilizzo dei pannolini lavabili. Carini vero?

martedì 16 dicembre 2014

Addobbi

Nove giorni! Tra nove giorni saremo a Natale! Anzi quasi otto, data l'ora tarda in cui finalmente riesco a scrivere questo post. E come al solito, da qualche anno a questa parte, sono mostruosamente indietro. Regali di Natale ad oggi: ZERO!  Buoni propositi, migliaia, ma in quanto a realizzazione, nemmeno uno è andato a buon fine. Avevo mille idee per la testa per realizzare a mano i ragali, ma per una cosa o per un'altra i giorni sono passati e non arriverò a fare nulla. Che stress! Odio stressarmi a Natale, è una cosa che non sopporto. Dovrebbe essere un momento di gioia e serenità e invece sembra che tutto il mondo intorno cominci a girare vorticosamente. A cominciare dal caos per le strade. Già che a Palermo il traffico veicolare non conosce regola alcuna, in tempo di festività natalizie impazzisce del tutto. Per fortuna limito all'osso l'utilizzo dei mezzi a motore preferendo di gran lunga i miei piedi. 
Nonostante il grande ritardo, sono finalmente riuscita a fare le fotografie delle decorazioni natalizie che ho realizzato per l'albero di casa. I cuoricini li ho cuciti con le stoffine che vi avevo fatto vedere qualche tempo fa in questo post. Ho seguito il tutorial di Manu, la brava creativa che sta dietro al blog La soffitta dei ghiri.  Ecco qui il suo tutorial dei cuoricini. 
Ve ne ho fotografati solo tre, ma in realtà ne ho cuciti dieci, per la felicità di Aurora che ci ha giocato allegramente prima di metterli sull'albero.



Poi mi sono divertita a fare dei funghetti con il panno. Per questi non ho seguito un tutorial, ma ho trovato ispirazione su pinterest, che per me è come una droga. Devo dire che il risultato mi ha soddisfatto molto. Anche questi sono piaciuti molto alla piccoletta di casa. 


Volevo realizzare tante altre decorazioni, ma ad oggi questo è quello che sono riuscita a portare a termine. Chissà che in questi otto giorni non riesca a fare qualcos'altro. Vi tengo aggiornati. 
Buona notte!

mercoledì 10 dicembre 2014

Oh albero!

Il primautunno è finito! Da meno di una settimana sembra che l'inverno si sia deciso ad arrivare. Le nuvole grigie hanno coperto l'azzurro cielo e finalmente la pioggia è caduta abbondante. Abbiamo riposto felpe e magliette e tirato fuori sciarpe e cappotti. Ed era anche l'ora, visto che siamo quasi alla metà di dicembre e tra una manciata di giorni sarà Natale!
Con l'arrivo del freddo è arrivata anche la voglia di addobbare la casa e fare l'albero, per la gioia di Royal A.
Io ho finito le mie decorazioni natalizie ma non sono riuscita a fare le foto. Prometto che le farò nei prossimi giorni per farvi vedere quello che ho realizzato e di cui vado molto fiera. Intanto ammirate il festone e l'alberello che ho realizzato come prototipi, entrambi in pannolenci.


Le critiche sono già arrivate numerose, ma l'importante è che piacciano a me e ad Aurora. E così è! L'alberello poi è la mia soddisfazione! E' ricamato a mano: infatti le palline rosse sono cucite con un vero punto da ricamo (il french knot, non conosco il nome in italiano), il primo che abbia mai fatto in vita mia! Quindi, anche se è venuto storto e irregolare, io sono lo stesso molto, ma molto soddisfatta. 

mercoledì 3 dicembre 2014

La coperta di Linus

La primavera avanza... Ah no! Scusate, siamo a Dicembre. Ma qui proprio non si direbbe. Guardo fuori della finestra e il primautunno regna sovrano con le sue giornate di sole. 
Ma io continuo indomita con i preparativi per le feste imminenti. 
Intanto vi mostro un altro mio lavoro ormai finito da tempo: una copertina morbidosa. In realtà questo è una specie di prototipo, un modello che mi è servito per capire bene le misure per realizzare poi altre copertine da regalare ai tanti bimbi di amici che sono nati o stanno per nascere. Ovviamente questa l'ho tenuta per me, anzi per Aurora, che se ne è innamorata. Vuole sempre stare accoccolata in braccio con la sua "copetta di uccellini". E' proprio una gran soddisfazione vedere che le piace così tanto!


lunedì 1 dicembre 2014

Biscotti dal cuore tenero

Eccomi qui! Oggi è il primo dicembre. Tra poco più di venti giorni saremo a Natale. I miei lavoretti per realizzare le decorazioni natalizie procedono, anche se molto a rilento. Complice anche il tempo pazzo. Sì, perché qua a Palermo continua il primautunno, intervallato da veri e propri sprazzi di estate: ieri c'erano circa 28 gradi e sembrava di essere nel Sahara nel mezzo di una tempesta di sabbia... Solo chi ha provato le giornate in cui il vento di scirocco domina su tutto può capire.
Ma tralasciamo le bizzarrie meteorologiche di questo periodo e andiamo in cucina a preparare degli ottimi biscottini.


Qualche tempo fa Aurora si è presa un bel virus intestinale che gironzolava all'asilo... Una tragedia! Poverina, è stata molto male, per un paio di giorni non ha toccato cibo  e poi, poco a poco si è ripresa. Con l'arrivo della completa guarigione la piccola Royal A però si è trasformata in un vorace lupo famelico divoratore di qualunque cosa le passasse sotto gli occhi. Credetemi, non sto esagerando, avreste dovuto vederla: appena prendevo qualcosa di commestibile arrivava di corsa dicendomi "gnam gnam mangiare", anche se le cose erano crude. Sono arrivata ad un certo punto in cui non sapevo più cosa farle mangiare: frutta, verdura, pane, briochine, tutto aspirato dal suo piccolo pancino. Allora ho pensato di preparale dei biscottini che fossero, però, buoni e al contempo salutari. Così sono andata a cercare una ricetta nel blog di Mammarum, il blog molto carino di una giovane mamma che sperimenta sempre nuove ricette sane e gustose per i palati di tutta la famiglia (io ve ne avevo già parlato qui). Che dire? Facili e veloci da preparare e anche da mangiare! Aurora li ha apprezzati moltissimo e io ero molto soddisfatta di averle offerto qualcosa di salutare per sedare la sua fame atavica. Li ho preparati un paio di volte seguendo la ricetta originale, poi un giorno mi sono ritrovata senza banane in casa e ho modificato la ricetta preparando una versione dei biscotti alla mela e cannella. La ricetta originale di Mammarum la trovate qui.
Questa è la mia ricetta con mele e cannella:
  • 350 gr di farina (io ho messo 150 di farina integrale o di tipo 2 e 200 gr di farina 00)
  • 200 gr di polpa di mela
  • 50 gr di latte di soia
  • 50 gr di olio di semi 
  • 70 gr di zucchero integrale di canna
  • un cucchiaino di cannella in polvere
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
Pesate la farina e lo zucchero e mescolateli insieme in una terrina, Aggiungete anche il lievito. A parte tagliate la mela a pezzi e frullatela con il frullatore ad immersione insieme al latte di soia. Aggiungete poi l'olio e la cannella. Il tutto deve essere ben amalgamato.
Aggiungete la purea di mela alla farina, mescolando con un cucchiaio di legno. Dovrete ottenere un composto omogeneo e molto morbido.
Infarinate bene il piano di lavoro e stendetevi la pasta. Se risulta eccessivamente morbida e appiccicosa aggiungete altra farina.
Stendete la pasta abbastanza spessa, circa un centrimetro, e con un coltello tagliate dei rettangoli. Non preoccupatevi che siano tutti regolari, i miei per esempio sono tutti diversi!
Cuocete in forno ventilato, preriscaldato a 180°, per 15 minuti.
Io non riesco ad aspettare nemmeno che si raffreddino e comincio a papparmeli appena tolti dal forno!


martedì 25 novembre 2014

Il lavoro della domenica

Lo scorso fine settimana, nei mini ritagli di tempo che sono riuscita a ricavare (solitamente per me il fine settimana non prevede riposo, ma il raddoppio del lavoro quotidiano), ho voluto cucire un sacchettino per il cambio  che Aurora porta con sé nel suo zainetto dell'asilo. Così, rovistando un po' tra le stoffine che mi ritrovo a casa, ho cucito questo grazioso sacchettino con tanti orsettini che piacciono molto ad Aurora.
Alternato con stoffa e nastro azzurro. Perché chi lo ha detto che azzurro è maschio e rosa è femmina? Viva i colori!


lunedì 24 novembre 2014

Arriva Nataleee

Finalmente riesco a pubblicare questo post. Finalmente?!?! Ma è tardissimo!
Mi sento come il Bianconiglio del Paese delle Meraviglie, in perenne, costante ritardo nonostante l'orologio bene in vista. In questo caso direi il calendario. Perché ormai ci siamo: tra un mese sarà Natale. E anche se qui siamo in primautunno e sembra che tra un mese debba arrivare l'estate, in realtà non è affatto così.
Quest'anno devo darmi da fare per il Natale. L'obiettivo è realizzare a mano le decorazioni per la casa e per l'albero. Il motivo è molto semplice: la distruttiva Royal A che gira per casa padrona di tutto. Proprio così! Prima che lei arrivasse mi ero data da fare negli anni per cercare addobbi natalizi di una certa qualità, in particolare le palline dell'albero. Dopo lunghe e infruttuose ricerche, infatti, finalmente riuscii a collezionare un buon numero di belle palline di vetro, come quelle di una volta, lasciando sugli scaffali quelle brutte pallette di plastica. Con mia grande soddisfazione, quindi, l'abero era per me definitivamente decorato. Ma quest'anno non si può: anche se Aurora lasciasse dondolare in pace le palline sull'albero (cosa di cui per altro dubito fortemente) potrebbe comunque accidentalmente farne cadere qualcuna per terra e sarebbe pericoloso. Oltre che molto seccante per me...
Quindi mi sono decisa a realizzare le decorazioni da sola. Con anticipo mi sono procurata i materiali e le stoffe, ho preparato tutto, ma ancora non sono riuscita a fare un bel niente. Tra un malanno e un altro, tra la spesa e la cena da preparare, tra il bucato e i pannolini, il Natale si avvicina sempre di più e le mie stoffette stanno lì a guardarmi tristemente.


Considerato che adesso ho un'oretta di tempo libero, mi metto al lavoro. Anche se fuori il sole risplende e sembra di essere a Maggio. Ma il Natale, quando arriva, arriva! 

mercoledì 19 novembre 2014

Lo zainetto piccolo piccolo

Così lo chiama Aurora, indicando tutta contenta il suo zainetto per andare all'asilo. Non che lo abbia mai indossato! Ogni volta che prova a metterlo fa una smorfia di sofferenza dicendomi: "E' pesante" per via della sua borraccia d'acqua. Così devo metterlo io in spalla. 
Io ve lo mostro con grande orgoglio, visto che è frutto del mio lavoro e della mia fatica. Ci ho lavorato per tre giorni, per fare il grande debutto scolastico con stile, ma che grande soddisfazione!
E' già un po' vissuto, ma si presenta ancora bene.

mercoledì 12 novembre 2014

C'era una volta...

E sarebbe stato meglio se non ci fosse stato più! Non mi fraintendete, non sto parlando delle favole e delle fiabe della tradizione, quelle storie antiche con principi e principesse, streghe cattive e perfide matrigne, animali ragionevoli e graziose fatine. No no, quelle vanno bene così come sono, anche se in alcuni tratti sono cupe e tetre hanno un fascino inimitabile e senza tempo.
Io parlo della serie tv americana che si  intitola "C'era una volta" (Once upon a time). Presa dalla curiosità un paio di anni fa, quando la trasmisero in chiaro per la prima volta (vi ho già detto che sono fan della tv in chiaro e che per me la pay tv non esiste!), cominciai a seguirne la prima serie. Già dalla prima puntata cominciarono a sorgere i dubbi: ma che vorranno dire gli autori? Con l'avanzare del racconto gli sviluppi diventarono paradossali: una stravagante unione di personaggi e loschi figuri, ripescati qua e là un po' dalle fiabe tradizionali un po' dalle loro trasposizioni disneyane, messi insieme in un mucchio di intrighi e vicende che si svolge in un'intreccio privo di senso. Almeno io un senso proprio non lo trovo. E posso orgogliosamente vantarmi di saperne qualcosa di favole e storie e anche di essere una disneyana convinta da quando avevo sì e no cinque anni! Per me quella serie non aveva futuro.
Potete quindi immaginare il mio stupore quando, un giovedì sera, gironzolando tra i canali, mi sono imbattuta di nuovo in C'era una volta, arrivato ben alla terza serie! Con sgomento ho assistito a qualche minuto della vicenda, rimanendo basita alla vista di un Peter Pan teenager dark, dal carattere vampiresco alla Edward Cullen, dirigere una banda di giovinastri (l'espressione adatta sarebbe "scanazzati", ma non ho idea di come si possa tradurre in italiano!) in una specie di rito iniziatico nel cuore di una fitta foresta nell'Isola che non c'è. Sono rimasta allibita.
Vi starete chiedendo perché sto dedicando un intero post a questa serie. Perché non riesco a capire come possa aver avuto tanto successo da arrivare a produrne addirittura tre serie. Per me è inspiegabile. Capisco che il mondo attuale annienta la nostra capacità di sognare, ma veramente non comprendo perché creare una racconto così intricato trasfigurando malamente tutto quello che di bello e fantastico c'è già nelle favole. Non sarebbe stato meglio mettere insieme gli sforzi per realizzare una storia nuova?
Quando su pinterest ho visto questo pin con relativa didascalia ho cominciato ad intuire il perché del successo...

My childhood didn't prepare me for this

Il primautunno

Eccomi qua! Sono sparita per qualche tempo, ma ho una valida giustificazione. La piccola di casa è stata poco bene e così ha catalizzato tutte le energie della famiglia su di sé. 
Adesso si è ripresa ma il ritorno a scuola è stato a dir poco drammatico. Speriamo si riabitui presto.
Ovviamente con Royal A a zonzo per casa non ho potuto fare quasi nulla e le mie idee sono rimaste in stand-by.
Frattanto almeno ci godiamo la nostra primavera... Ah no! Già siamo in autunno. Autunno... Io lo chiamerei primautunno, un po' primavera e un po' autunno, sole qua e là, qualche pioggia, tempo variabile, bei cieli percorsi da nuvole in corsa, temperature gradevoli. E fiori, tanti fiori. La natura rigoglie, più che in estate quando il troppo caldo spossa anche le piante.
Godiamoci questo primautunno. Finché dura!

martedì 28 ottobre 2014

Idea!

Tutto è pronto! "Per cosa?", vi starete chiedendo. Per questa sera. Sono pronti gli arnesi per trascorrere una rilassante serata davanti alla tv a guardare "Questo nostro amore 70". Lo so, lo so, sembro decisamente una casalinga disperata. Ma vi posso assicurare che è davvero divertente portare avanti un bel progetto di crafting mentre si guarda un grazioso sceneggiato  (io li chiamo così, fiction non è un temine che mi aggrada!). L'idea c'è già, ora devo riuscire a realizzarla e, armata di questo bellissimo gomitolo di lana e di uno dei miei fedeli uncinetti, conto di realizzarla in breve tempo. Aurora permettendo. Eh sì, perché la reale erede, in questo periodo, si è messa in testa che la sera è bello addormentarsi alle 11, dopo avermi fatto leggere l'intera biblioteca casalinga. Speriamo che questa sera sia stanca a sufficienza.  
Vi terrò aggiornati sugli sviluppi.


lunedì 27 ottobre 2014

Due cuori e...

Chissà cosa diventeranno questi due cuoricini? Chissà... Aurora permettendo! Eh già, perché ultimamente ogni giorno ce n'è una e io non riesco a fare più nulla. Questo fine settimana lo abbiamo trascorso tra febbre e super raffreddore. Oggi Aurora sta meglio ed è andata all'asilo felice e contenta, ma il super raffreddore me lo sono beccata io, con mal di gola e mal di testa. Che noia!
Spero di riuscire a finire presto il progetto che vede i due cuori come protagonisti. Intanto sappiate che questa è la mia prima applicazione su stoffa e ne sono molto orgogliosa. Mi faccio i complimento da sola!
A presto


martedì 21 ottobre 2014

I grilli per la testa


Eccomi qua! Non sono sparita, non sono espatriata e non sono nemmeno scappata. Come giustificare la mia assenza? Semplicemente dicendovi che ho avuto da fare. Tante, tante cose da fare. L'estate è stata lunga (e dura ancora, a dispetto di ciò che scrissi nel precedente post) e molto faticosa. 
A settembre Royal A ha cominciato ad andare all'asilo, e per un paio di settimane anche io sono tornata indietro nel tempo andandoci con lei. Finalmente l'inserimento sembra essere andato a buon fine e lei va tutta contenta alla sua scuola.Così io ho qualche oretta per dedicarmi ai miei esperimenti di varia natura. 
E per lavorare al blog. Come avrete già notato ci sono stati dei cambiamenti. Se non erro questo è il terzo restyling del blog, ma sicuramente non sarà quello definitivo. Il mio blog è un mutante, cambia e si evolve insieme a me, alle mie idee. E ha cambiato anche il nome: dopo una lunga e affannosa ricerca sono approdata a questo titolo.
Per Aurora ho cucito tutto un corredo scolastico che mi è costato grande lavoro, non ancora terminato. Pubblico la foto del sacchettino per il cambio da lasciare a scuola e del tappetino per il cambio pannolino. 



Questo è invece il mio esperimento di pannolino lavabile hand made. Ne vado molto fiera. Lo confesso: non è il proprio il primo. Prima di lui infatti ne ho fatti altri due, interamente con materiali di riciclo, ma totalmente immettibili. Ma che volete, sbagliando s'impara!  

lunedì 2 giugno 2014

I ghiacci di Giugno

E' vero che questo inizio di giugno è piacevolmente fresco, e non me ne dispiaccio affatto, ma non mi riferivo certo a questo nel titolo del post. Finalmente questa sera, dopo tanto tanto tempo, sono riuscita a guardare in tranquillità un film. E quale potevo scegliere se non Frozen? La mia affezione maniacale per la disneyanità ha avuto il sopravvento su qualsiasi altra scelta razionale e così mi sono dilettata con la storia di Anna ed Elsa. Carino. Musiche e canzoni un po' banali, secondo il mio modesto parere. E forse anche un po' troppe. L'ambientazione nordica nel fiordo meravigliosa: neanche a dirlo ma mi riporta direttamente alla Norvegia... Che ricordi! 
Ogni volta che guardo questi nuovi film di animazione non posso far altro che ripensare con grande nostalgia ai bei vecchi capolavori animati di un tempo, quelli disegnati a mano, istante per istante. Quelli sì che erano veramente belli! In questo campo la tecnologia ha fatto perdere un bel po' di magia, ne sono convinta. Chissà se un giorno ritorneremo ai vecchi fasti del passato? Perché per me restano ineguagliabili Mago Merlino di ritorno dalle Hawaii, o Little John che canta "Il re fasullo d'Inghilterra" o ancora la la principessa Aurora che danza nel bosco con il principe Filippo. Sarò tradizionalista, ma mi piaccio così.
Buona fresca notte

sabato 24 maggio 2014

Leopolda alla riscossa

Caro Mugnajitos Banderas, potrai pure stare a parlare con le galline e passeggiare sotto la pioggia pensando ai tuoi biscotti, ma la mia Leopolda non la incanti! Lei sì che mi dà grandi soddisfazioni. 
Ed ecco la produzione odierna. 
Infornata della mattina: Pan bauletto con la ricetta del blog Fables de Sucre

Infornata della sera; mitica pizza Bonci della cui riuscita sono grandemente soddisfatta!

Casa casetta

Chi l'ha detto che solo i bambini possono giocare? Anche i genitori si possono divertire, quando si mettono in testa di fare i giocattoli ai loro figli. Ecco quello che abbiamo realizzato per Aurora: la casetta delle serrature. Per lo più in lavorazione notturna, quando la real erede ronfa beatamente. Però mi sembra che il risultato sia venuto bene. Anche se lei non se la fila più di tanto. Ma volete mettere la soddisfazione?!?

Qui con le finestrelle aperte e tutte le mie bellissime stoffe come sfondo.

sabato 3 maggio 2014

La liberazione della pasta madre

Finalmente riesco a pubblicare questo post con molto ritardo rispetto alla data delle foto. Questa che vedete sotto, infatti, è la mia produzionedel 25 aprile, giornata un po'grigia, con il prezioso aiuto di Leopolda. Da sinistra:  due filoni di pane al farro, i due pani per le fette boscottate e sotto un panbrioches con farina integrale. Che dire? Grande soddisfazione!
Perché  a me Banderas mi fa un baffo!
Qui sotto vedete le fette biscottate work in progress: il taglio della forma di pane e le fette dorate e pronte ad essere addentate. Gnam!

giovedì 1 maggio 2014

Mi è piaciuta e la voglio riportare sul blog. Solo chi vive a Palermo può capire...
Da PalermoToday

LETTORI. "A Palermo pure al sole c'abbuttò"

"A Palermo c’è la munnizza per le strade, però i locali chiudono per occupazione abusiva di suolo pubblico. A Palermo 'scendi' a Mondello e 'sali' a Monreale, ma qua l’unico mare che si conosce è quello in cui stiamo annegando e l’unica montagna accessibile si trova ai bordi delle strade. A Palermo precipitano le palazzine nel centro storico, però lì gli esercenti non chiudono.
A Palermo la Vucciria fa stato a sé, lì puoi bere, mangiare, ballare, fumare, anche scopare, con pochi spiccioli perché non importa quanta mafia c’è, ma quanto Stato non c’è. A Palermo Uwe ti ama, sono i 'vuccirioti' che ti odiano chiamando quella piazza GarraffaEllo. A Palermo c’è odore di Berlino, infatti anche se alzano un muro gli abusivi dell’est sentono il bisogno di riabbracciare gli abusivi dell’ovest. A Palermo certi esercenti non hanno neppure le licenze, però continuano a lavorare noncuranti di regole e ordinanze.
A Palermo di notte mangi le panelle, il panino con la milza, il polpo bollito, le crocché, il calzone fritto, il cartoccio, il cornetto se hai lo stomaco un po’ più delicato, ma se non butti la carta a terra 'ti fa acitu'. A Palermo le ordinanze sono ad personam, perché la musica alta dà fastidio solo in alcune parti della città. A Palermo puoi orinare un po’ dove ti capita, sia tu che il tuo cane, però se sosti più di trenta secondi senza scheda parcheggio prendi la multa.
A Palermo gli imprenditori vengono derubati, i ragazzi vengono derubati, le famiglie vengono derubate, tutti vengono derubati, ma come si suol dire 'non si può fottere a casa del ladro', quindi gli imprenditori rubano, i ragazzi rubano, le famiglie rubano. A Palermo allo stadio si va solo quando i rosanero sono in serie A, se la squadra è in serie B si ritorna a tifare per le strisciate storiche in attesa della nuova promozione. A Palermo allo stadio, per i concerti, in discoteca, per gli eventi dai 5 euro, a volte 10, al posteggiatore perché se no 'ti spirisci a machina', poi però 1 euro di elemosina al semaforo è troppo caro e i lavavetri devono tornare al loro paese.
A Palermo la mancia al bar non si lascia, ma u cafè al posteggiatore lo si offre. A Palermo ci si lamenta delle cabine nella spiaggia di Mondello, però lo scheletro della pollanca resta seppellito nella sabbia, in compagnia di mozziconi di sigarette, lattine di coca cola, carte di 'brioscie' con il gelato e cannucce. A Palermo si piangono i morti sulle strade e si inneggia all’omicidio stradale, però i giovani, i meno giovani, gli anziani, i vecchi, i neo patentati, gli incensurati e anche gli avanzi di galera, vanno in giro ad una velocità media superiore a quella imposta dal codice della strada senza neppure la cintura di sicurezza.
A Palermo il codice della strada è a statuto speciale, il pedone deve attraversare in obliquo, il motociclista deve superare a destra, l’automobilista deve posteggiare sulle strisce, poi però chiami 'l’amico' di turno che cancella ogni infrazione. A Palermo chiudono i teatri e muore la cultura, ma qui nessuno si chiede perché. A Palermo cala il sipario di vecchi cinema, negozi, bar, ristoranti, teatri storici della città, ma se provi a far sparire un lapino ambulante di leccornie sono cazzi e pure amari.
A Palermo sull’autobus si va senza biglietto, a Londra invece il turista in metro deve goffamente spiegare in 'siculenglish' che il biglietto lo ha obliterato solo che lo ha smarrito. A Palermo le punte di diamante del mercato artigianale e non, chiudono e licenziano i dipendenti, però qui aprono i grandi brand della moda internazionale perché fa figo dire 'scianèl'. A Palermo una volta splendeva sempre il sole ed era primavera da febbraio, adesso pure al sole c’abbuttò."

martedì 29 aprile 2014

Buona SIPL

Non sono impazzita e non ho dimenticato come si scrive in italiano.
Questa settimana appena cominciata è la Settimana Internazionale del Pannolino Lavabile! Yuppi!!!
Da noi molto poco sentita e pochissimo pubblicizzata, ma in paesi evoluti come l'Inghilterra è un vero evento. E non vi dico gli sconti dei vari negozi che vendono PL... Devo trattenermi, anche perché il parco pannolini di Aurora è bello e completo da un pezzo. L'anno scorso che eravamo all'inizio della nostra avventura pannolinara ne ho usufruito anche io, con grande soddisfazione.
Il motto per quest'anno è  PANNOLINI LAVABILI: TUTTO GUADAGNO!
Vi metto il link all'articolo dedicato su NonsoloCiripà alla SIPL2014, così chi vuole può approfondire.
Quindi, buona settimana del pannolino lavabile a tutti! 

lunedì 28 aprile 2014

Shampoo? No, cowash!

Questa sera ho provato il cowash. Cosa è il cowash? Un modo nuovo per lavarsi i capelli senza usare lo shampoo, ma utilizzando solo il balsamo (da qui il nome: conditioner only wash). Nel web è sulla bocca di tutti! Non siate increduli, vi assicuro che vale la pena provarlo. Dunque, la questione è semplice: servono un balsamo senza siliconi (bisogna leggere bene l'INCI, ovvero l'elenco degli ingredienti) e dello zucchero, possibilmente di canna. Se adesso vi state domandando quale sia l'utilità del cowash vi illumino prontamente. Si tratta di un sistema di lavaggio dei capelli e della cute più delicato rispetto a quando si utilizza lo shampoo ,che contiene tensioattivo più aggressivi; il cowash sfrutta il potere lavante del balsamo abbinato allo zucchero, che svolge invece la funzione di uno scrub leggero che purifica la cute. Il cowash è particolarmente indicato per chi lava molto di frequente i capelli o per chi li ha deboli e fragili. Basta prendere una tazzina da caffè e riempirla di balsamo (per capelli medio-lunghi) e aggiungere due cucchiaini di zucchero di canna e il gioco è fatto. Applicate sui capelli bagnati, ma ben strizzati, e massaggiate delicatamente. L'importante è risciacquare molto bene e abbondantemente. Io personalmente ho sciacquato i capelli esattamente come quando li lavo con lo shampoo e non ho avuto problemi. Alla fine i capelli risultano morbidi e setosi. Devo dire che appena finisco di asciugarli con il phon sembrano un po' pesanti, ma trascorsa una mezz'oretta si riprendono alla grande. Io sono soddisfatta e vi consiglio di provare. Secondo me è ottimo da alternare al solito shampoo. Io ho usato il balsamo Splend'Or al cocco, quello che vedete in foto: è privo di siliconi e anche molto economico (1 euro circa) e sul web è molto decantato. A me non  piace particolarmente il profumo, ma devo dire che non dura molto sui capelli e a me sta bene così. Provate e fatemi sapere, magari scrivendo qualche commento ogni tanto!
P.S. Mi raccomando, state attenti con la tazzina di caffè dentro la doccia e non fate come me che l'ho fatta letteralmente volare sul piatto doccia spaccandola a metà e rischiando il ferimento letale delle mie propaggini corporee inferiori. Ma a tal proposito porto a giustificazione di ciò il fatto che senza occhiali, dentro la doccia, non vedo un tubo ed è proprio il caso di dirlo. Quindi prudenza!

mercoledì 23 aprile 2014

Biscotti di banana

Ogni tanto ritornano! E ogni tanto torno pure io. 
Mi spiace lasciare orfano il blog per tanto tempo, ma riuscire a trovare un po' di tempo per scrivere è difficile. Specie negli ultimi mesi in cui ho cominciato a scrivere, diciamo più seriamente, per una rivista online. Magari non tutti lo sapete, così vi tengo informati. Se mi volete leggere mi tovate qui, su Voir, sezione viaggi con qualche incursione in cucina.
A proposito di cucina, i miei esperimenti continuano sempre, con risultati non sempre eccellenti. Poiché gli ultimi fine settimana sono stati un po' piovosi, in uno di questi mi sono dedicata a sperimentare una ricettina di biscotti light e salutisti. Ne esistono diverse versioni sul web, io ho girato un po' di siti, ma alla fine mi sono rifatta alla ricetta di Mammarum che potete trovare qui
Io ho utilizzato:
3 banane
200 g scarsi di fiocchi d'avena
un cucchiaio raso di olio extravergine di oliva
uva passa
una spolverata di cannella in polvere



Per prima cosa mettete a bagno l'uva passa per farla ammorbidire. Intanto schiacciate le tre banane, aggiungete l'olio e amalgamate con i fiocchi d'avena. Dopo averla sciacquata e strizzata aggiungete l'uva passa e la cannella. A questo punto fate delle palline e schiacciatele un po' riponendole sulla teglia. Io uso sempre la teglia foderata con la carta forno, il che evita che i biscotti si attacchino diventando un tutt'uno con la teglia. Mettete in forno già caldo (180°) e ventilato per circa 15 minuti. E attenti a non farli bruciare!
Et voilà! Biscotti buoni, facili e veloci pronti. Anche Royal A ha gradito. 
Inutile dirvi che l'unico in famiglia a lamentarsi è stato l'ingegner-marito. Ma, per quanto mi riguarda, può lamentarsi quanto gli pare. Questo passa il convento!

domenica 23 marzo 2014

La solitudine del sabato sera

Eccomi di nuovo qui. Non sono sparita, ma le cose da fare aumentano sempre in maniera esponenziale e spesso non trovo il tempo di scrivere nemmeno due righe. Anche perché solitamente il tempo dedicato al blog lo trovavo proprio il sabato sera. Ma nelle ultime otto settimane il mio sabato sera è stato allietato da una piacevole compagnia: tutta la saga dei film di Harry Potter trasmessi uno di fila all'altro. Che bellezza! Criticatemi pure, non mi importa, ma vedere (per l'ennesima volta) tutti i film è stato veramente un piacere. E calarsi in quel mondo magico dopo una lunga settimana di lavoro, commissioni, spese, pulizie, stress e fatica non ha eguali. Ma, come tutte le cose belle, anche questo mio momento di magico relax è finito. Così eccomi qui, orfana di Hogwarts, ritrovare quei cinque minuti per scrivere. 
Ma dopo il Signore degli Anelli, in programmazione natalizia (anche se la lotta contro l'Oscuro Signore di natalizio e gioioso mi pare abbia molto poco), tutta la saga di Harry, Rapunzel scomparsa dalla Rai e della quale nessuno ha saputo più nulla, ora cosa mi aspetta? Speriamo che almeno per Pasqua i palinsesti televisivi propongano qualche film interessante.
Da speranzosa teledipendente, convinta sostenitrice della tv in chiaro, vi auguro una buona notte.

martedì 18 febbraio 2014

The green girl

Visto che siamo a maggio... No no no scusate siamo a febbraio. FEBBRAIO?!?! E come mai fuori ci sono 25 gradi e un sole che spacca le pietre? Dicevo io che non potevano essere passati tre mesi così in fretta senza che me ne accorgessi...
Scherzi a parte, nonostante questa anteprima di primavera, forse un po' troppo eccessiva, siamo ancora in inverno, piuttosto pieno anche, oserei dire. Ma io che sono previdente mi preparo già ad affrontare la prossima stagione estiva e a tal motivo preparo il guardaroba di Royal A. E siccome noi siamo una famiglia eco-friendly lo vogliamo mostrare al mondo portandocelo scritto addosso. Dunque vi mostro le magliettine che ho comprato per la signorina, rigorosamente con i saldi (anche questi eco-friendly, amici della mia ECO-nomia!). Già me la vedo a passeggio con magliettina e i nostri super fashion pannolini lavabili. Se si decide una buona volta a camminare da sola e a non farmi spaccare la schiena per accompagnarla in giro...

mercoledì 22 gennaio 2014

Esperimenti

Quando fuori piove, e in casa c'è una piccola camminatrice dalle pile inesauribili e di più super raffreddata cosa fare per complicarsi la vita? Esperimenti di panificazione!
Ed ecco il mio pane al farro, ricetta creata da me, che mi ha lasciato molto soddisfatta!
Dai, mi faccio un applauso da sola. E uno anche a Leopolda, suvvia.

martedì 21 gennaio 2014

Un week end da paura

Per chi è appassionato dell'horror, chi ha lo stomaco forte abbastanza da resistere ad orribili visioni, per chi non si impressiona alla vista di creautre deformi e aliene,  ecco il mostro che si manifesta ogni fine settimana nella mia cucina, sempre più grosso, sempre più alto.


Muahahah.
Chi mi aiuta a sconfiggerlo?

giovedì 16 gennaio 2014

Royal A e la musica

Continua la rassegna delle attività con le quali la reale erede di famiglia si intrattiene durante le lunghe giornate invernali. Ed oggi passiamo in rassegna la musica. Eh sì, perché la signorina è davvero una grande appassionata, ha già ben chiare le sue preferenze e manifesta il suo disappunto quando ascolta qualcosa che non gradisce. Per adesso siamo in fase musica pop, perché normalmente quando siamo a casa io e lei ascoltiamo la radio, così ha già ben chiaro il panorama musicale attuale. In più, da genitori degenere quali siamo, le facciamo perfino vedere i video musicali su MTV, che sono particolarmente apprezzati. Così Aurora si ritrova perfettamente in linea con la media dei giovani Europei preferendo tutte le canzoni che ricoprono i primi posti delle classifiche. E come dice l'Ing., nonché musicista di casa, il livello della musica odierna è perfetto per essere ascoltato con piacere dai bambini di dodici mesi! Ma torniamo alle preferenze musicali di Aurora. La cantante preferita risulta essere Katy Perry che con la sua "Roar" la fa letteralmente ballare dovunque si trovi. Poi c'è una grande passione per i rapper americani, specialmete quelli afro-americani pieni di catene d'oro e circondati da conturbanti ballerine; anche questi ottimi per esercitarsi nei passi di danza. Disdegnati (e a ragione!) i rapper italiani che spopolano nelle classifiche nostrane: bocciati a pieni voti. Ma ci sono anche le canzoni più riflessive, che meritano di essere ascoltate e basta, senza muoversi di un passo; e tra queste la preferita non poteva che essere "Royals", di Lorde. Per chi non fosse tanto versato nelle classifiche attuali come noi, posto anche il video, giusto per capire di cosa parliamo.
Buon ascolto.


P.S. Ovviamente, fuori dalle classifiche, il gruppo preferito restano i Muse. Ma quella è musica colta, mica da intrattenimento come quella su descritta.

giovedì 9 gennaio 2014

Royal A e la forza gravitazionale

Se Galilei fosse ancora vivo avrebbe trovato la sua allieva perfetta. Sì, perché qui lo studio della caduta dei gravi è all'ordine del giorno, ma che dico, dell'attività. Perché dovunque ci si trovi, basta che sia a qualche cm di altitudine, il primo oggetto utile che capita a disposizione viene lanciato giù per analizzarne nel dettaglio il moto di caduta e la traiettoria seguita, valutandone esattamente la posizione di arrivo. Nemmeno quando si pranza ci si riposa, la ricerca non si ferma mai. E così il lancio del cucchiaino diventa opportunità di studio approfondito.

Anno nuovo, vita nuova(mente uguale!)

Ed eccoci di nuovo qui, anno nuovo, vita nuova!
A me sembra rimasto tutto uguale però.