martedì 25 novembre 2014

Il lavoro della domenica

Lo scorso fine settimana, nei mini ritagli di tempo che sono riuscita a ricavare (solitamente per me il fine settimana non prevede riposo, ma il raddoppio del lavoro quotidiano), ho voluto cucire un sacchettino per il cambio  che Aurora porta con sé nel suo zainetto dell'asilo. Così, rovistando un po' tra le stoffine che mi ritrovo a casa, ho cucito questo grazioso sacchettino con tanti orsettini che piacciono molto ad Aurora.
Alternato con stoffa e nastro azzurro. Perché chi lo ha detto che azzurro è maschio e rosa è femmina? Viva i colori!


lunedì 24 novembre 2014

Arriva Nataleee

Finalmente riesco a pubblicare questo post. Finalmente?!?! Ma è tardissimo!
Mi sento come il Bianconiglio del Paese delle Meraviglie, in perenne, costante ritardo nonostante l'orologio bene in vista. In questo caso direi il calendario. Perché ormai ci siamo: tra un mese sarà Natale. E anche se qui siamo in primautunno e sembra che tra un mese debba arrivare l'estate, in realtà non è affatto così.
Quest'anno devo darmi da fare per il Natale. L'obiettivo è realizzare a mano le decorazioni per la casa e per l'albero. Il motivo è molto semplice: la distruttiva Royal A che gira per casa padrona di tutto. Proprio così! Prima che lei arrivasse mi ero data da fare negli anni per cercare addobbi natalizi di una certa qualità, in particolare le palline dell'albero. Dopo lunghe e infruttuose ricerche, infatti, finalmente riuscii a collezionare un buon numero di belle palline di vetro, come quelle di una volta, lasciando sugli scaffali quelle brutte pallette di plastica. Con mia grande soddisfazione, quindi, l'abero era per me definitivamente decorato. Ma quest'anno non si può: anche se Aurora lasciasse dondolare in pace le palline sull'albero (cosa di cui per altro dubito fortemente) potrebbe comunque accidentalmente farne cadere qualcuna per terra e sarebbe pericoloso. Oltre che molto seccante per me...
Quindi mi sono decisa a realizzare le decorazioni da sola. Con anticipo mi sono procurata i materiali e le stoffe, ho preparato tutto, ma ancora non sono riuscita a fare un bel niente. Tra un malanno e un altro, tra la spesa e la cena da preparare, tra il bucato e i pannolini, il Natale si avvicina sempre di più e le mie stoffette stanno lì a guardarmi tristemente.


Considerato che adesso ho un'oretta di tempo libero, mi metto al lavoro. Anche se fuori il sole risplende e sembra di essere a Maggio. Ma il Natale, quando arriva, arriva! 

mercoledì 19 novembre 2014

Lo zainetto piccolo piccolo

Così lo chiama Aurora, indicando tutta contenta il suo zainetto per andare all'asilo. Non che lo abbia mai indossato! Ogni volta che prova a metterlo fa una smorfia di sofferenza dicendomi: "E' pesante" per via della sua borraccia d'acqua. Così devo metterlo io in spalla. 
Io ve lo mostro con grande orgoglio, visto che è frutto del mio lavoro e della mia fatica. Ci ho lavorato per tre giorni, per fare il grande debutto scolastico con stile, ma che grande soddisfazione!
E' già un po' vissuto, ma si presenta ancora bene.

mercoledì 12 novembre 2014

C'era una volta...

E sarebbe stato meglio se non ci fosse stato più! Non mi fraintendete, non sto parlando delle favole e delle fiabe della tradizione, quelle storie antiche con principi e principesse, streghe cattive e perfide matrigne, animali ragionevoli e graziose fatine. No no, quelle vanno bene così come sono, anche se in alcuni tratti sono cupe e tetre hanno un fascino inimitabile e senza tempo.
Io parlo della serie tv americana che si  intitola "C'era una volta" (Once upon a time). Presa dalla curiosità un paio di anni fa, quando la trasmisero in chiaro per la prima volta (vi ho già detto che sono fan della tv in chiaro e che per me la pay tv non esiste!), cominciai a seguirne la prima serie. Già dalla prima puntata cominciarono a sorgere i dubbi: ma che vorranno dire gli autori? Con l'avanzare del racconto gli sviluppi diventarono paradossali: una stravagante unione di personaggi e loschi figuri, ripescati qua e là un po' dalle fiabe tradizionali un po' dalle loro trasposizioni disneyane, messi insieme in un mucchio di intrighi e vicende che si svolge in un'intreccio privo di senso. Almeno io un senso proprio non lo trovo. E posso orgogliosamente vantarmi di saperne qualcosa di favole e storie e anche di essere una disneyana convinta da quando avevo sì e no cinque anni! Per me quella serie non aveva futuro.
Potete quindi immaginare il mio stupore quando, un giovedì sera, gironzolando tra i canali, mi sono imbattuta di nuovo in C'era una volta, arrivato ben alla terza serie! Con sgomento ho assistito a qualche minuto della vicenda, rimanendo basita alla vista di un Peter Pan teenager dark, dal carattere vampiresco alla Edward Cullen, dirigere una banda di giovinastri (l'espressione adatta sarebbe "scanazzati", ma non ho idea di come si possa tradurre in italiano!) in una specie di rito iniziatico nel cuore di una fitta foresta nell'Isola che non c'è. Sono rimasta allibita.
Vi starete chiedendo perché sto dedicando un intero post a questa serie. Perché non riesco a capire come possa aver avuto tanto successo da arrivare a produrne addirittura tre serie. Per me è inspiegabile. Capisco che il mondo attuale annienta la nostra capacità di sognare, ma veramente non comprendo perché creare una racconto così intricato trasfigurando malamente tutto quello che di bello e fantastico c'è già nelle favole. Non sarebbe stato meglio mettere insieme gli sforzi per realizzare una storia nuova?
Quando su pinterest ho visto questo pin con relativa didascalia ho cominciato ad intuire il perché del successo...

My childhood didn't prepare me for this

Il primautunno

Eccomi qua! Sono sparita per qualche tempo, ma ho una valida giustificazione. La piccola di casa è stata poco bene e così ha catalizzato tutte le energie della famiglia su di sé. 
Adesso si è ripresa ma il ritorno a scuola è stato a dir poco drammatico. Speriamo si riabitui presto.
Ovviamente con Royal A a zonzo per casa non ho potuto fare quasi nulla e le mie idee sono rimaste in stand-by.
Frattanto almeno ci godiamo la nostra primavera... Ah no! Già siamo in autunno. Autunno... Io lo chiamerei primautunno, un po' primavera e un po' autunno, sole qua e là, qualche pioggia, tempo variabile, bei cieli percorsi da nuvole in corsa, temperature gradevoli. E fiori, tanti fiori. La natura rigoglie, più che in estate quando il troppo caldo spossa anche le piante.
Godiamoci questo primautunno. Finché dura!