In questa lunga e calda estate spesso, per superare interminabili pomeriggi afosi, Aurora mi chiede di vedere un film, ovviamente di animazione. A lei piace vederli a ripetizione, per un tot di volte vuole vedere sempre lo stesso, poi quando si stufa possiamo passare ad altro.
In questi giorni è il turno di Frozen (tempo fa scrissi un post su questo film, quando lo vidi per la prima volta; se volete leggerlo lo trovate qui). Ormai Elsa e Anna non hanno più segreti per noi! Conosciamo a memoria quasi tutte le canzoni e anche qualche battuta, possiamo tracciare a occhi chiusi la mappa che da Arendelle porta alla montagna del Nord e possiamo ricostruire una miniatura fedele della slitta di Kristoff.
Confesso, però, che da quando sono diventata mamma, ancora di più da quando sono mamma bis, guardo i film, normali e di animazione, con un occhio diverso. Mi soffermo su aspetti che prima non avrei nemmeno notato e, alla fine, guardare i film non è più un piacere, ma diventa fonte di angoscia inaspettata. Lo so, sono paranoica, ma voi ci avete mai riflettuto su? Prendiamo Frozen, per l'appunto. Elsa ha degli enormi poteri magici; accidentalmente fa male a sua sorella. Il Troll che cura Anna redarguisce Elsa e i suoi genitori sulla bellezza e al contempo sulla pericolosità dei poteri della bambina. E i genitori cosa fanno? Le dicono che deve nasconderli e non farlo sapere mai a nessuno, si rintanano nel palazzo e separano le due sorelle. Be', ecco non mi sembra proprio una scelta pedagogica all'avanguardia. Ovviamente il disastro peggiora quando i genitori di Elsa e Anna muoiono, lasciando le due ragazzine orfane e separate da anni di distacco. Così nei primi cinque o sei minuti del film già l'angoscia mi attanaglia.
Pensandoci bene poi, quasi tutti i film che tanto amavo nell'infanzia presentano situazioni terribilmente spaventose. Oltre alle classiche orfane di madre tipo Cenerentola e Biancaneve, ci sono genitori che muoiono davanti ai figli (Bambi che sente lo sparo che uccide la madre; il piccolo Simba che vede Mufasa travolto dagli gnu), genitori costretti ad affidare neonati in fasce alla cura delle Fate per sfuggire ai malefici delle Streghe, come fanno Re Stefano e la Regina con la piccola Aurora. E poi c'è Rapunzel... Perché vogliamo non parlare di Rapunzel? Rapita dal suo lettino nel cuore della notte! Orrore e sgomento! L'incubo di ogni genitore!
Altro che storie e belle favole per bambini! Questi sono film da thriller psicologico per i genitori! E qua mi fermo.
Alla prossima.
Pensandoci bene poi, quasi tutti i film che tanto amavo nell'infanzia presentano situazioni terribilmente spaventose. Oltre alle classiche orfane di madre tipo Cenerentola e Biancaneve, ci sono genitori che muoiono davanti ai figli (Bambi che sente lo sparo che uccide la madre; il piccolo Simba che vede Mufasa travolto dagli gnu), genitori costretti ad affidare neonati in fasce alla cura delle Fate per sfuggire ai malefici delle Streghe, come fanno Re Stefano e la Regina con la piccola Aurora. E poi c'è Rapunzel... Perché vogliamo non parlare di Rapunzel? Rapita dal suo lettino nel cuore della notte! Orrore e sgomento! L'incubo di ogni genitore!
Altro che storie e belle favole per bambini! Questi sono film da thriller psicologico per i genitori! E qua mi fermo.
Alla prossima.