Chi mi conosce sa bene quanto apprezzi i prodotti artigianali realizzati a mano. Anche io mi diletto con i miei piccoli lavori, ma, fra il tempo infinitesimale che ho da dedicargli e i mille progetti che ho per la testa, alla fine quello che riesco a realizzare è veramente ben poco, ahimè!
Nel tempo però ho cercato e studiato in giro sul web e sono venuta a conoscenza di un piccolo mondo fatto di tante mani capaci e creative che stanno riportando a galla l'artigianato, quello vero, fatto di cuore e passione, ma anche di tanto sacrificio e dedizione. Sulla scia degli Stati Uniti e dei paesi del nord Europa, finalmente anche l'Italia sta diventanto molto attiva in questo campo. Che vogliate chiamarli crafter, creativi o produttori hand made il succo non cambia: sono tante persone che creano prodotti tra i più vari, da loro progettati e realizzati, il più delle volte con la ricerca di materiali sostenibili e con un occhio di riguardo al rispetto della natura.
E' un mondo colorato, pieno di oggetti bellissimi realizzati con le tecniche più svariate e che grazie all'aiuto dei social network sta pian piano venendo a galla.
Ma perché vi racconto tutto ciò? Vi assicuro che non mi paga nessuno e che non faccio pubblicità, ma è solo per la voglia di condividere una realtà che secondo me andrebbe valorizzata e fatta conoscere. In verità questo post nasce dalla reazione ad un evento che all'inizio del mese ha scosso la community di artigiani italiani. Eh sì, perché questi artigiani (a me piace chiamarli così) sono in contatto tra loro e hanno fatto rete per superare le dificoltà e affrontare i problemi della professione, oltre che per realizzare delle splendide collaborazioni tra loro. Organizzano anche tanti eventi creativi, mercatini, fiere, ecc. E' una realtà molto attiva sopratutto nel centro-nord dell'Italia, ma che sta prendendo piede anche al sud; perfino qui a Palermo ci stiamo muovendo in questa direzione.
Ma cosa è successo di importante in questo caldo mese di luglio? E' successo che improvvisamente, senza alcun preavviso e con un messaggio lapidario sui social, è stata annunciata la chiusura di
A Little Market Italia.
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L'avviso della chiusura dato da A Little Market |
Prima di soffermarvi a pensare che sono pazza e che sto dando informazioni alquanto inutili e irrilevanti, vi racconto cosa è A Little Market, o meglio dire cosa era...
Non sono una esperta e conosco questa piattaforma da relativamente poco, seppur la sua vita sia stata abbastanza breve, quindi di sicuro non sarò esaustiva. Si tratta di un sito di e-commerce completamente dedicato ai piccoli produttori artigianali e a chi, da consumatore, ama comprare prodotti realizzati a mano. L'originale A Little Market nasce in Francia e, sull'onda del successo ottenuto, a fine 2012 viene aperto anche il portale italiano. Da quello che ho avuto modo di capire, attorno alla creazione del sito si è creata quella comunità di cui sopra, che gli artigiani hanno vissuto come una famiglia allargata in cui condividere intenti e finalità. Il sito era aperto non solo ad artigiani professionisti, ma anche a tanti hobbisti o a piccolissimi artigiani alle prime armi.
Una nota secondo me importante è la spinta che questo portale ha dato a questo tipo di lavoro: in un momento storico come quello attuale, caratterizzato da profonde crisi economiche e in cui ci si trova ad affrontare problematiche sociali importanti, quali la disoccupazione giovanile (e in Italia purtroppo abbiamo un triste primato in questo), indicare una via alternativa di soluzione al problema è molto positivo. Anche se in Italia essere degli artigiani e dei piccoli imprenditori è molto difficile e oneroso, è comunque una via praticabile ed avere il supporto di una comunità vitale e accogliente può solo portare benefici.
Capirete bene, quindi, quanto l'annuncio della chiusura di A Little Market sia stato accolto come una doccia fredda da tutta la community. La motivazione della chusura è dovuta ad
ETSY , iattaforma di e-commerce artigianale capofila a livello internazionale, che aveva già precedentmente acquisito A Little Market e ha preso la decisione di chiudere questo portale e far confluire il tutto sul sito madre. Etsy è un portale internazionale di e-commerce, un colosso direi. Io mi sono registrata nel lontano 2008 in questo sito che scovai per caso, quando facevo ricerche per l'organizzazione del matrimonio. Mi piacque subito, perché era un sito dedicato al fatto a mano e me ne innamorai in un attimo. Con gli anni però Etsy è molto cambiato: ormai è una piattaforma con milioni di utenti, è molto grande e piena zeppa di articoli. Quella dimensione di piccolo mercato viene meno; ci si sente un po' come in un grande centro commerciale, seppur tutto di artigiani.
A questo punto vi starete chiedendo perché vi parlo di un sito che sta per chiudere. Ma perché non ho niente di meglio da fare, ovvio!
No, non è vero! Perché anche se A Little Market sta concludendo la sua avventura, tutti gli artigiani che ci sono dietro no. E già sono in pieno fermento pronti a ripartire insieme. Da ieri ad Ancora si sta svolgendo il
WEEKENDOIT, un festival favoloso a cui piacerebbe partecipare tanto anche a me.
Oltre a questo stanno organizzando già tante iniziative che mi piace seguire a distanza, visto che sono sempre abbastanza più a nord.
In questi ultimi due-tre anni questo piccolo mondo artigianale ha di molto accresciuto la sua visibilità, come ho già scritto sopra anche grazie ai canali social. Durante le mie peregrinazioni sul web ho avuto modo di scovare un bel po' di artigiani: da alcuni ho acquistato prodotti, altri li ammiro e basta, ma mi piace condividere questo mio interesse. Così ho pensato di dedicare dei post sul blog proprio ad alcuni di questi creativi, per farveli conoscere. Come ho già detto non lo faccio per pubblicità o per secondi fini, ma solo perché mi piace e perché amo le cose belle.
Quindi sosteniamo l'artigianato italiano!
A presto.