lunedì 4 settembre 2023

L'isola e l'imperatore

 


"Penso con  sgomento che le isole non hanno altro domani che la partenza."

 N. Decisamente è stato questo il mio libro dell'estate. E' stato il primo che ho letto una volta finiti gli impegni degli esami di maturità, quindi il primo letto in ferie. Poi perché me lo sono portata dietro in vacanza e proprio negli stessi luoghi in cui il libro è ambientato.

Il libro descrive i trecento giorni dell'esilio elbano di Napoleone (nel libro quasi sempre chiamato N.) raccontato dal suo bibliotecario, tale Martino Acquabona. N. si rivela un personaggio complesso, non appena giunto sull'isola comincia a organizzare la sua ripartenza che lo porterà verso una delle più proverbiali sconfitte della storia; ma nello stesso tempo vuole riorganizzare il suo nuovo dominio, l'Elba appunto, per renderla un luogo di efficienza e profitto.

Ernesto Ferrero racconta con dovizia di particolari e in maniera molta accurata i dieci mesi di permanenza dell'Imperatore sull'isola d'Elba. Trattandosi di un romanzo storico ovviamente la finzione si fonde con la storia, però appare molto chiaro quanto l'arrivo di Napoleone abbia messo a soqquadro la piccola isola, che pure era già di per sè molto ambita per la sua posizione nel Mediterraneo e per le sue ricchezze minerarie. E quanto la permanenza dell'imperatore, seppur di pochi mesi, abbia lasciato una fortissima impronta; tant'è che ancora oggi, in giro per l'sola, Napoleone spopola al pari di uno sponsor vip dei nostri giorni. 

Ma N. non è solo questo, è anche un libro che lascia ampi spazi di riflessione. Tra le pagine si trova spazio per la profonda riflessione su quanto le vicende storiche decise dai grandi impattino in maniera dirompente sulle vite dei singoli. Ma è anche un libro che parla di libri e dell'amore per la lettura: Martino Acquabona è un amante della cultura e dei libri e quando scopre che anche Napoleone lo è rimane spiazzato. Può l'uomo che ha causato così tante guerre e morti essere anche un lettore appassionato? Questo il dubbio che attanaglia Martino. 

Infine è anche una profonda riflessione su come sia la vita su un'isola, quali orizzonti e quali prospettive offra il trascorrere la propria esistenza in un piccolo lembo di terra in mezzo al mare. 

Certo, ho scoperto questo libro con un po' di ritardo, diciamo un paio di decadi... Ma, come si dice, meglio tardi che mai! Che poi i libri non scadono mica.