Che i bambini siano fonte di grande ammirazione e degni di ogni riguardo è cosa ben nota e professata già da qualcuno di gran lunga superiore a me. Ma, ahimé, è abitudine diffusa non dare alcuna fiducia a questi piccoli esseri umani e credere che le loro piccole menti non siano in grado di capire molto. Sono convinta invece che loro abbiano capito molto più di noi. E siamo proprio noi in difetto quando non gli diamo alcuna fiducia e, sopratutto, quando nessuno fa niente per loro.
Mi piacerebbe entrare nella testolina dei bambini per sapere cosa pensano di noi.
L'altro giorno a mare, dopo un bel bagno rinfrescante e una bella mangiata, Royal A decide di farsi un bel pisolino. La porto con il suo ovetto nella terrazza all'ombra, vicino al mare. E lì tutti gli avventori, non più nel fiore degli anni, vedendola assopita nel suo ovetto cominciano a commentare "Ma chi c'è qui?" "Ma che fa Aurora, dorme?" con un flebile tono di voce, penserete voi, invece no, urlandole in faccia mentre la poveretta dormiva. Per fortuna Royal A quando dorme non si sveglia facilmente, o forse ha preferito continuare a far finta di dormire per non doversi intrattenere con questa strana rappresentanza di umanità.
Per questo mi chiedo, ma cosa penseranno i bambini di noi?
Ad esempio quando li porti a spasso e tutti si avvicinano e li fissano e cominciano a parlargli come se fossero privi di materia grigia e, se ricevono un sorriso, vanno via tutti soddisfatti.
Le mie ipotesi sul dispensare sorrisi sono due, la prima più buonista, la seconda a mio avviso più realistica. La creaturina dolce e "incapace" di intendere sorride
1) perché pensa: "Guarda che buffo questo/a qui. Ma come parla? E che faccia ridicola ha! Ahahah che grandi risate mi fa fare!"
2) perché pensa: "Quanto gli faccio una risata così mi lascia in pace e se ne va."