domenica 17 giugno 2018

30... e lode

Ci siamo! Possiamo ufficialmente dare il via al conto alla rovescia. Fra 30 giorni esatti ci aspetta il nostro volo di sola andata direzione Verona.
E mentre io spero ancora di scovare da qualche parte Mago Merlino, la casa in realtà giace tuttora perfettamente intatta e a me sta cominciando a salire una terribile ansia.
L'ultima paranoia insorta nella mia mente è che non riesca ad imballare bene piatti e bicchieri del servizio e che, quindi, arrivino tutti rotti. E nemmeno potrò ricomprarli, perché i miei piatti sono Richard Ginori, ditta che è fallita! e in ogni caso non credo ritroverei più un servizio che è già di otto anni fa. Insomma, quanto a paranoie sono proprio messa male.
Mentre io mi dispero sulla modalità dello smotaggio casa, c'è anche chi se la spassa saltando sul lettone. Ecco la piccola teppista in uno dei circa trenta tentativi (tutti mal riusciti!) di immortalarla in quella che è al momento l'attività più divertenta del pomeriggio: il salto sul materasso.
Vado a studiare i tutorial su come imballare gli oggetti per i traslochi.
A presto.

martedì 15 maggio 2018

Su Mago Merlino e le sue formule magiche

Un paio di settimane fa ci è toccato il primo grande arrivederci della stagione, quello dato alla zia. Zia che fino a qualche giorno fa abitava a qualche minuto di strada da casa nostra,  ma che ora, anche se solo per alcuni mesi l'anno, ha lasciato Palermo per intraprendere una nuova avventura lavorativa.
Così, in un normale sabato di primavera tutto si è fatto incredibilmente reale e abbiamo cominciato a realizzare per davvero che i prossimi a salutare saremo noi. Eh già, perché anche per noi sta per cambiare tutto, ci immetteremo in quel flusso di famiglie che si spostano dal sud al nord. Nel nostro caso con un gran bel salto, da Palermo a Trento. E quei saluti che da anni siamo ormai abituati a fare a sorelle e amici cari, tra un paio di mesi toccheranno proprio a noi. 
Ci sarebbero tante considerazioni da fare, tanti pensieri da raccontare, ma non voglio scrivere un post malinconico e sdolcinato, né tantomeno un post polemico e arrabbiato. Sono anche stata molto indecisa se scriverlo o meno, ma alla fine mi sono convinta. Sopratutto per focalizzare su uno degli aspetti che mi preoccupa più di tutti: il trasloco. E che trasloco! Non vi nascondo che già da qualche tempo questo "piccolo" evento che mi troverò ad affrontare si ripresenta periodicamente nei sogni notturni trasformandoli in incubi. E l'ansia sale ogni giorno che passa. Perché ogni giorno che passa ci avviciniamo sempre di più al grande evento.
Al momento sono in fase organizzativa, sopratutto mentale, per riordinare le idee e focalizzare i vari passaggi in cui dovremo strutturare questa operazione. Diciamo che sono nella fase liste: lista dei mobili grandi, lista dei mobili piccoli, lista degli elettrodomestici, liste del materiale che serve per il trasloco, lista delle liste... Per i grandi eventi io ho sempre bisogno di mettere tutto in ordine prima sul piano teorico, altrimenti mi risulta proprio difficile passare alla realizzazione pratica.
In realtà, in mezzo a tutti questi pensieri e ansie, l'unico vero desiderio che ho è quello di poter avere a casa mia Mago Merlino che, con una magnifica formula magica, riesce a far entrare tutta la roba di casa dentro il mio fantastico trolley rosa shocking! 
E allora Higitus Figitus, Hockety Pockety, rimbocchiamoci le maniche e pronti a partire!
A presto.

venerdì 9 febbraio 2018

La tela di Penelope

Mi piace lavorare all'uncinetto, ormai lo faccio da tanto tempo e riesco a gestire bene un lavoro. Ogni tanto però scovo qualche gomitolo di lana che mi ispira un lavoro ai ferri. Il problema è che a lavovare ai ferri sono decisamente scarsa, a parte i semplici punti dritto e rovescio non so fare nulla. E so lavorare solo s esi tratta di un lavoro semplice e lineare; non parlatemi di aumenti e diminuizioni  perché non saprei da dove cominciare! Così, lo scorso anno, quando ho scovato nella mia merceria di fiducia un bel gomitolone azzurro melange, messo lì, nel cestone dei gomitoli in offerta, l'ho subito preso pensando proprio che sarebbe stato ottimo per un lavoro a maglia. E avevo anche le idee abbastanza chiare, realizzare uno scladacollo per Aurora. In fondo lo scaldacollo è un semplice rettangolo chiuso per il lato corto. In effetti sono riuscita a lavorarlo senza troppe difficoltà. Alla fine però non ho chiuso il lavoro perché, vuoi per il tempo perso per filarlo, vuoi per il clima che da noi anticipa la primavera molto presto, non era più adatto per essere indossato e quindi l'ho lasciato là, pronto per l'anno successivo. In autunno, appena è arrivato il freddo l'ho ripreso tra le mani e mi è balenata in testa un'idea: farne uno uguale per Lucia! Che idea insana! Perché lo scaldacollo fatto a schema libero una volta va bene, ma cercare di ripeterlo uguale, con gli stessi punti, per una che i punti li sa fare per puro caso e combinazione è un'impresa. Quindi, per realizzare questo lavoro piccolo piccolo ho impiegato un sacco di tempo e ho sfilato una enorme quantità di volte. Operazione questa di estrema difficoltà per me, perché non so riprendere il lavoro ai ferri se c'è un errore... Insomma una tragedia! E se pensate che alla fine i due scaldacollo siano venuti uguali, vi sbagliate, perché la differenza c'è, non si vede, ma vi assicuro che c'è. E non si tratta della leggera differenza di misura, perché quella è voluta, troppo facile.


Per un lavoro semplicissimo mi sono sentita come Penelope che filava e sfilava, ma con molta molta meno pazienza. Ecco qua la foto. Anche questa avrei voluta farla diversamente, volevo fare la foto degli scaldacollo indossati dalle piccole modelle di casa, ma tra una febbre e l'altra, una tosse o un raffreddore, ci ho rinunciato e ho fatto la foto solo a loro, prima che si sciupassero troppo (perché sono pronti da Natale, eh già!).
Alla prossima.

martedì 6 febbraio 2018

Pannolini mon amour!

Circa due mesi fa, all'inizio dello scorso dicembre, Lucia ha avuto una bruttissima irritazione da pannolino. E' un problema molto frequente nei bambini piccoli che portano ancora il pannolino; l'umidità e lo sfregamento favoriscono l'insorgere delle irritazioni o il proliferare della candida, un fungo che normalmente abita sulla nostra pelle, ma se aumenta in quantità genera l'infiammazione. E infatti quella di Lucia è stata proprio una irritazione da candida, molto fastidiosa e da trattare con attenzione. Sotto consiglio della pediatra per un periodo di tempo abbiamo sostituito i nostri amati lavabili con i pannolini usa e getta, quelli ecologici però: noi abbiamo usato i Moltex, pannolini  tedeschi di alta qualità, realizzati con ottimi materiali e anche molto traspiranti. Durante la cura io mi sono premurata di sterilizzare i pannolini lavabili: trattandosi di una infezione da fungo non era sufficiente fare il solito ciclo di lavaggio, ma ho dovuto lavare diverse volte ad alta temperatura, stendere alla luce diretta del sole e attuare tutta una serie di accorgimenti di cui sono venuta a conoscenza dopo una serie di ricerche effettuate sul web. Nonostante tutte le precauzioni del caso, dopo la cura e la perfetta guarigione, Lucia non tollerava più i lavabili. Ho fatto alcune prove, facendoglieli indossare per un paio d'ore un giorno ogni tanto, ma subito si irritava e si arrossava. Insomma, con grande rammarico, mi ero praticamente rassegnata a mettere in pensione tutti i nostri fantastici pannolini. Anche se ogni volta che mi cadeva l'occhio sulla cesta dei pannolini pensavo che non poteva tutto finire così. Qualche giorno fa, sistemando l'armadio delle bambine, mi è capitata sotto mano una scatola di veli cattura pupù della Popolini che ai tempi avevo utilizzato per i pannolini di Aurora quando andava al nido. E là ho avuto l'illuminazione! I veli cattura pupù, lo dice la parola stessa, servono per raccogliere le feci, sopratutto quelle liquide dei lattanti, ed evitare che il pannolino lavabile si sporchi completamente, agevolando in tal modo il lavaggio. Ma in realtà questi veli si possono usare anche per mantenere la pelle più asciutta o per evitare l'eccessivo sfregamento. Esistono i veli sia lavabili, quindi di stoffa, oppure quelli usa e getta. Ovviamente ce ne sono di varie marche. Io mi ero trovata bene con questi della Popolini: sono in morbida viscosa, di dimensioni ampie e mantengono la pelle asciutta.


Così qualche giorno fa ho fatto la prova. Ho sistemato un velo in un pannolino lavabile e l'ho messo a Lucia: dopo un paio d'ore l'ho cambiata et voilà! Culetto perfattamente roseo e asciutto. Ovviamente non ho cantato subito vittoria, ho aspettato qualche giorno prima di dichiarare la partita contro l'irritazione vinta definitivamente. Insomma, siamo finalmente tornati ai nostri amati pannolini lavabili. E io sono veramente contenta!

giovedì 1 febbraio 2018

Quando i sogni risplendono

Oggi voglio cominciare a raccontarvi qualcosa degli artigiani che ho scovato sul web e che da tempo seguo sui social. (Parentesi social: ho quasi del tutto abbandonato facebook mentre mi sono appassionata ad instagram, che trovo molto più interessante. Chiusa parentesi.)
Oggi vi presento Sara e il suo piccolo brand Sogni Risplendono.
Circa quattro anni fa, quando Aurora cominciò a frequentare il nido, mi ero riproposta di cucire il necessario che serve da corredo per i bimbi. In giro sul web a caccia di spunti, mi sono imbattuta nel blog di Sara, giovane artigiana di prodotti per l'infanzia. Ai tempi, grazie ai suoi tutorial, mi presi di coraggio e realizzai i set asilo per Aurora. Da allora ho iniziato a seguire Sara e ogni volta rimango affascinata dalle sue dolci creazioni.
Quando aspettavo Lucia, alla fine della gravidanza, ho chiesto a Sara di realizzare per Aurora una delle sue maternity doll, una bambola molto grande con una tasca nella pancia che simula, appunto, una mamma in attesa. Nella tasca si trova il suo piccolo che, una volta nato, si può adagiare nella fascia. Questa che vedete in foto è la nostra, che campeggia comodamente seduta al suo posto, visibilmente "stropicciata" dai giochi delle pesti di  casa.

 

Gli oggetti realizzati da questa giovane artigiana sono sofici e colorati, sembra di tuffarsi in un mondo incantanto pieno di faccine sorridenti. Una caratteristica importante dei suoi prodotti è la personalizzazione: oltre ai set asilo personalizzabili con il nome e il contrassegno del bimbo, Sara realizza splendidi libri sensoriali che progetta seguendo le richieste del committente. Inoltre per i suoi giochi, libri sensoriali compresi, Sara ha ottenuto la certificazione CE a garanzia della sicurezza del gioco e dei materiali utilizzati per realizzarlo.
E poi ci sono i cuscini ritratto: teneri, tenerissimi cuscini con le sembianze di chi li richiede.
Al momento Sara non prende ordini poiché si trova in maternità, da pochissimo è nato il suo bimbo. Ma il suo shop online è sempre attivo.
Se volete dare una sbirciatina al suo morbido mondo colorato questo è il link al suo sito. Potete seguirla anche sui social, su instagram e su facebook.
Io vi consiglio caldamente di dare una sbirciatina. Sono sicura che ne rimarrete incantati.
Alla prossima.


lunedì 29 gennaio 2018

Un party principesco

Il sei gennaio Aurora ha compiuto cinque anni. Il giorno del compleanno abbiamo festeggiato con i nonni e gli zii. Ma ovviamente Aurora voleva fare una festa anche con le compagnette. Così abbiamo deciso di invitarne qualcuna a casa nostra qualche giorno dopo. Aurora ha deciso quello che voleva fare alla sua festa e, visto che le invitate erano solo bambine, abbiamo organizzato una festa per principesse. 
La festeggiata mi ha commissionato tutta una serie di fronzoli da realizzare per i festeggiamenti. Non vi nascondo che mi sono divertita abbastanza nell'organizzare il tutto. Dopo qualche ricerca in giro per il web, mi sono schiarita le idee e mi sono messa all'opera.
Per prima cosa ho realizzato gli inviti. Un party per principesse ha bisogno di un invito adeguato e così, armata di cartoncino e colla a caldo, ho realizzato gli inviti a forma di abito da principessa.


Poi, come da richiesta esplicita della festeggiata, ho realizzato i cerchietti/coroncina e le bacchette/scettro per tutte le partecipanti. Credo che la mia pistola per colla a caldo non abbia mai lavorato così  tanto... Ho anche temuto che stesse per fondersi per il troppo lavoro, ma alla fine è sopravvissuta!


Ecco qua una panoramica con tutti i gadget per la festa.


Devo dire che la festa è riuscita molto bene. Ho anche organizzato alcuni giochi per le bambine: hanno dovuto superare alcune divertenti prove pe trovare la chiave di uno scrigno che custodiva un tesoro. All'interno hanno trovato fili e tantissime perline di legno, così ognuna ha ralizzato la sua collana. E ovviamente  una bella merenda per tutti, rigorosamente preparata in casa.
Insomma il risultato è stato più che apprezzato. Solo che adesso Aurora vorrebbe organizzare una festa ogni settimana!
Alla prossima.