venerdì 27 settembre 2013

Post Scriptum

P.S. Caro Signor Inverno, se arriverai presto potrò finalmente dormire con le finestre chiuse e non udire quel tale che decide di andare a buttare il vetro all'una di notte e nemmeno quello che tenta di far ripartire la sua motoretta all'una e mezza proprio sotto la finestra della mia camera da letto...

giovedì 26 settembre 2013

Caro Signor Inverno!

Caro Signor Inverno,
per quanto ancora ti dovrò aspettare? Io ti attendo con ansia per sentire finalmente la brezza frizzante accarezzarmi il viso, per potermi ritirare nel calduccio della mia casa. E per poter alfine chiudere le finestre e non dover più sentire il povero vicino del palazzo di fronte che urla tutta la sera di gioia, svegliando la piccola Royal A appena messa a letto, perché la sua squadra del cuore sta vincendo la partita per raggiungere il secondo posto nella classifica del campionato, il quale campionato terminerà solo tra otto mesi (!); e guardare da dietro la mia finestra chiusa l'altro vicino del palazzo di fronte che, sentendosi John Lennon, canta a squarciagola strimpellando la sua chitarra; e chiudere dietro il vetro il vicino del piano di sotto che abbassa le serrande lasciandole andare come fossero una cascata d'acqua, i cani del vicino del piano terra che passano tutte le sante sere ad abbaiare continuamente a non so chi, il vicino del terzo piano che, poverino, non ci sta tanto con la testa. imprecare per ore e ore contro l'universo mondo.
Vedi caro Signor Inverno quanto buoni motivi ci sono per attenderti con trepidazione.
Con speranzosa attesa porgo a te i più sentiti saluti, caro Signor Inverno.

martedì 17 settembre 2013

Una collana da mordere

Tempo fa, ma molto tempo fa, comprai degli anelli in legno per utilizzarli nella realizzazione di qualche giochino per i bimbetti che andavano nascendo. Arrivata Aurora pensai finalmente di poterne usare qualcuno per fare qualche giochetto e anche una "teething necklace", una collana da allattamento e/o dentizione, cioè una collana con cui i bimbi possono giocare mentre prendono il latte o stanno in braccio. Però, nella storia c'è un però, questi bellissimi anelli di legno grezzo, ovviamente non verniciato, hanno bisogno di una ulteriore rifinitura, ovvero un ultimo colpo di carta vetrata ultra sottile per renderli completamente e definitivamente lisci. E' noto ai più che l'esperta di queste cose in famiglia non sono certo io, ma l'ingegnere barra artigiano di casa, che tronfiamente si propone di levigarli lui per me, perché, a suo dire, ci vogliono solo 5 minuti e io , secondo l'ingegneristico parere, non ne sarei capace. E così, 5 minuti dopo 5 minuti, mi ha fatto aspettare otto mesi per levigarmene uno, e dico UNO solo!
Tralasciando le vicissitudini da moglie con le ali tarpate, finalmente, dopo tanta attesa, qualche giorno fa ho potuto fare anche io una collana da mordere. Realizzazione semplicissima per chi ha nozioni base di uncinetto.



















Con un filo di cotone abbastanza grosso ho fatto una catenella della lunghezza desiderata e ho poi fatto un giro a maglia bassissima con il cotone di una altro colore. Successivamente ho chiuso da un lato la catenella facendo un'asola e dall'altro lato ho attaccato un bottone come chiusura della collana. Chiusura puramente decorativa visto che la collana è abbastanza larga da poter essere indossata chiusa.
Ho preso l'anello e con il filo di cotone l'ho rivestito per metà lavorando a maglia bassa.
Poi l'ho attaccato alla catenella facendo un nodo a bocca di lupo. Et voilà, collana pronta da mordere!

domenica 15 settembre 2013

Cambio vita, cambio nome.

Come vi sarete accorti ho dato un nuovo nome al blog e, presto, spero di dargli anche un nuovo indirizzo, non appena mi verrà la giusta ispirazione.  
Magari voi, affezionati lettori, potreste darmi una mano e suggerirmi il nome di un nuovo indirizzo scrivendo un commento a questo post. Così come vi invita a fare il mostriciattolo che potete vedere alla destra del vostro monitor, andando un po' giù.
Affezionati lettori... Sì, io e me stessa. Ahahahaha!!!

martedì 10 settembre 2013

Supermamme e mamme (im)perfette

Richiamando il mio post di qualche giorno fa "Supermamme & co." ho scoperto che il mio pensiero è condiviso, addirittura ne hanno fatto una specie di sit com che va in onda su rai due alle 21, per la durata di cinque minuti circa. 
In realtà è una web fiction, "Una mamma imperfetta", che hanno deciso di trasmettere in tv e che narra le vicende di una mamma affaccendata tra lavoro e famiglia, contornata da mamme perfette pronte a giudicarla. 
Allora continuo a chiedermi: ma dove sono tutte ste mamme perfette? Quelle che cucinano pranzi perfetti, fanno il pane in casa e le torte per la merenda, hanno la casa lustra, lavano, stirano, cuciono, vanno a fare shopping e pure in palestra. Ah, dimenticavo: lavorano anche! 
Non è che, forse forse, la verità è un po' gonfiata?

Royal A e l'udito sopraffino

E finalmente Royal A dorme. Ma quando dorme Royal A il silenzio è d'obbligo, perché lei, degna figlia di suo padre, ha il timpano delicato, e ogni suono che superi un certo decibel o che non rientri nella gamma di sonorità a lei nota la disturba, la inquieta e la irrita. E la sveglia, la qual cosa richiede il mio pronto intervento per un preventivo tamponamento dell'accesso di pianto acuto.
Nelle fresche sere d'estate, quando il caldo allenta la morsa e dormire con le finestre aperte è un piacere, Royal A che dorme con il rumore della strada a portata d'orecchio è una vera mina anti-mamma. Così, quando sfruttando i cinque minuti liberi che riesco a ritagliarmi per potermi infilare sotto la doccia, insaponarmi e sciacquarmi alla velocità di un super eroe e via, regolarmente ecco l'imprevisto. E quindi alla prima goccia d'acqua che cade sulla pelle sento suonare l'allarme di turno, o abbaiare il cane del vicino, o passare il solito furbone con la motoretta smarmittata. O meglio ancora i giochi si fuoco, o l'ambulanza che viene a misurare la pressione del vicino centenario, o il tamarrone che passa con la sua Harley. Oppure la doccetta, sfuggendomi di mano, cade sul piatto doccia provocando un ignoto rumore che fastidia il nobile udito di Royal A che, presa dal pianto, viene regalmente trasportata a me dal real marito. E la doccia finisce là! 

lunedì 9 settembre 2013

Rosa è femmina, azzurro è maschio

Non metto in dubbio che l'identità di genere abbia una certa importanza anche da piccolissimi, ma questa storia dei colori "sessuati" a mio avviso è veramente ridicola, eppure sfido chiunque a trovare vestitini per neonati, intendo proprio neonati, che abbiano una varietà di colori diversa da queste due tonalità. Bianco a parte, perché quello è unisex, sarà il candore della nascita, ma...
E quando noi arriviamo con il nostro fuoriserie verde lime siamo irrimediabilmente maschi. Quindi la povera Royal A, nella sua decapottabile verde è regolarmente presa per maschio. E da lì un susseguirsi di "Ma che bel bambino!", "Che tenero!", "Com'è piccolo!". E poco importa che abbia indosso gonnelline fru fru, volant, fiocchetti, o sia tutta rosa da capo a piedi. Passeggino verde = maschio!
Se c'è qualcuno tra voi in grado di spiegarmi la correlazione io sono in ascolto.
Augh! 

giovedì 5 settembre 2013

Settembre radioso

Se Agosto è stato funesto (anche dal punto di vista climatico!), Settembre si è presentato ricco di grandi sorprese che lo hanno reso già nei primi giorni un mese radioso!
Quale sorpresa? Eccola!