Caro Signor Inverno,
per quanto ancora ti dovrò aspettare? Io ti attendo con ansia per sentire finalmente la brezza frizzante accarezzarmi il viso, per potermi ritirare nel calduccio della mia casa. E per poter alfine chiudere le finestre e non dover più sentire il povero vicino del palazzo di fronte che urla tutta la sera di gioia, svegliando la piccola Royal A appena messa a letto, perché la sua squadra del cuore sta vincendo la partita per raggiungere il secondo posto nella classifica del campionato, il quale campionato terminerà solo tra otto mesi (!); e guardare da dietro la mia finestra chiusa l'altro vicino del palazzo di fronte che, sentendosi John Lennon, canta a squarciagola strimpellando la sua chitarra; e chiudere dietro il vetro il vicino del piano di sotto che abbassa le serrande lasciandole andare come fossero una cascata d'acqua, i cani del vicino del piano terra che passano tutte le sante sere ad abbaiare continuamente a non so chi, il vicino del terzo piano che, poverino, non ci sta tanto con la testa. imprecare per ore e ore contro l'universo mondo.
Vedi caro Signor Inverno quanto buoni motivi ci sono per attenderti con trepidazione.
Con speranzosa attesa porgo a te i più sentiti saluti, caro Signor Inverno.
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