giovedì 31 ottobre 2013

La gatta sul tetto che scotta

Un tempo era il dramma teatrale di Tennessee Williams, poi divenne il film con Elisabeth Taylor e il bellissimo Paul Newman. E adesso è diventato una rappresentazione contemporanea dal titolo "Il rastone sul tetto che crolla". E sì, perché nelle calde sere d'estate (che qui durano fino a novembre...), con il favore delle tenebre, il giovane rasta (amichevolmente da noi chiamato "rastone", data la mole dell'acconciatura), in compagnia dell'allegra combriccola, si abbarbica sul tetto del nostro palazzo a bere birra e proclamare discorsi di alto valore esistenziale e filosofico. Per esempio, questa sera si parla di un tema di grande attualità di cui la cronaca è piena, lo spionaggio internazionale e l'intelligence che controlla le nostre vite. Ma stai attento caro rastone, perché dal tetto la posizione è ancor più favorevole per essere spiato. Anzi, non dal tetto, ma dalla tettoia che sormonta il tetto del palazzo, che svetta ancor più in alto verso il cielo. Tettoia sulla quale tu e i tuoi fedeli compagni vi accomodate per dar vita alle vostre conversazioni, in mezzo alla guaina di bitume, completamente distrutta dal sole e dalla calura estiva, che rende l'atmosfera ancor più selvaggia e precaria, come la facciata del palazzo che rischia di crollare da un momento all'altro quasi fosse la Borsa o lo spread. Sì caro amico notturno, stai attento, perché se intercettano le vostre conversazioni e le rendono note al mondo intero, sai quante risate!

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